Anche quest’anno è Natale.
Mettere insieme le tradizioni, con un marito veronese con lontane origini americane, una madre toscana, un padre che era abruzzese e vivendo in Toscana… non è sempre semplicissimo. Ma sicuramente interessante, per le tante diversità che riusciamo a mettere insieme.
Del resto, convivere con la diversità è il nostro pane quotidiano!!!
Quindi a Natale, appunto, cosa di meglio di uno “stuffed turkey” nella migliore tradizione americana (che veramente lo propone al Thankgivingday, ma qualcosa dobbiamo pur modificare….)?
Ecco la mia personale ricetta, rivista e adattata da quella dell’Enrica, mia suocera, che a sua volta l’aveva ripresa dalla nonna Mary. NB: alcuni degli ingredienti, non così comuni in Toscana, ce li procuriamo ogni anno con una visita a Verona e sopratutto ai supermercati di Verona (vedi pancetta arrotolata. Qualche anno fa anche il tacchino, ora si trovano anche qui, benchè più piccolini).
1 tacchinella (se siete tanti, osate i 4/5 kg, altrimenti 2/3 va benissimo).
Pancetta Arrotolata
Carne macinata
2 salsicce
2 uova
7/8 castagne grandi (o anche marroni)
Pane secco
1 mela
Noce moscata
Sale e pepe q.b.
Brandy
Cominciamo con il ripieno. Io ho usato tanta carne perchè con quella avanzata ho fatto polpette. Volendo potete usarne un mezzo chilo.
Dunque mescolate insieme carne macinata, due uova, le due salsicce sminuzzate, tre fette di pane secco ammollate nel latte e ben strizzate, 7 castagne bollite e sminuzzate, noce moscata, sale, pepe.
Lasciate riposare un pochino.
Con il composto riempite il tacchino (alle estremità, per non far uscire la carne, posizionate una mezza mela). Pressate bene per riempire tutti gli spazi. Cucire con filo da cucina (se non l’avete va bene qualsiasi altro filo!!!).
Non siete, per fortuna, chirurghi, quindi potete permettervi anche qualche sbavatura nella cucitura… fate solo attenzione a chiudere bene tutto.
Coprite il tacchino con le fette di pancetta arrotolata (queste sono tagliate a mano quindi un po’ più alte – di solito vanno a ruba).
Cospargete di brandy, chiudete con carta forno o foglio di alluminio, fate cuocere per un’ora ogni chilo di carne, bagnando ogni tanto con il sugo di cottura. Nell’ultima mezz’ora togliete la copertura di alluminio e lasciate indorare.
NB. Per servire, dopo aver fatto ammirare e fotografare la vostra opera, dovrete:
– togliere le fette di pancetta;
– tagliare via le due ali e le due cosce;
– incidere il petto nel mezzo, seguendo con il coltello la cassa toracica in modo da staccare le due parti intere; tagliare poi in trasversale a fettine lasciando il petto composto.
Cospargere il tutto con il sugo di cottura, se vi piace.