Era un po’ che non prendevo la macchina di domenica. Quindi stamattina, in uscita per un check-out, quando mi sono trovata su quelle che avrebbero dovuto essere strade più o meno sgombre e vuote (assicurandomi quindi un’andata/ritorno in tempi più o meno brevi).
Ma ecco l’inghippo: i guidatori della domenica.
Sarà che si mescolano con il resto del traffico durante la settimana, quindi si confondono nel gruppo e non riesci ad individuarli subito.
Sarà che escano effettivamente solo la domenica.
Sarà che abbiano trovato la formula magica per vivere tranquilli e rilassati la loro vita (e sarebbero da invidiare per questo).
Non te ne accorgi, sono subdoli, ma la domenica…. la domenica è tutta per loro.
E ti ritrovi ad andare a 37 km all’ora in strade completamente libere (37, si proprio 37, non 35 o 40: 37, fateci caso). Senza alcuna possibilità di sorpasso, perché per di più o sono in mezzo alla strada o occupano con una certa nonchalance la corsia di sinistra in caso di doppia corsia. Hai voglia a lampeggiare… forse pensano che siano i riflessi del sole.
Quando finalmente, in un momento di (loro) distrazione, riesci a passargli accanto ti rendi conto di non potergli dare una classificazione univoca. Anziani, giovani, uomini, donne, il guidatore della domenica può nascondersi in chiunque. E coglierti assolutamente impreparato.
Stamattina mi sono chiesta perché non fossero tutti a fare una salutare, ritemprante, ossigenante passeggiata in qualche luogo verde e ameno. Cosa avessero da fare, alle 8 di una qualsiasi domenica mattina, in giro per le strade senza un’apparente destinazione finale.
Ma tant’è, mi son dovuta rassegnare a essere più legalista del Re, non solo rispettando i limiti di velocità ma procedendo a ben 13 (o 23) km in meno di quanto consentito come massimo. Un calesse avrebbe potuto sicuramente raggiungere prestazioni migliori.
E, dato che ormai il mio sogno di poter procedere alla velocità della luce era sfumato, ho tranquillamente usato il mio tempo per piombare, inaspettata, a casa di due fantastici amici che, data la conoscenza di veccchiiiisssimmaaa data, invece di tirarmi un catino d’acqua in capo mi hanno accolta con un caffè e un po’ di chiacchiere….
Grazie guidatori della domenica, ci insegnate a riappropriarci del nostro tempo.