Riflessioni mattutine mentre cerco di creare un ordine nel caos del bagno…. il che è tutto dire.
Ho visto un post di un amico, conosciuto ai tempi del liceo, che è a Firenze di rientro da un viaggio prima di ritornare alla sua attuale residenza, in un altro continente. Mi sono immaginata una rimpatriata con lui e altri due dei vecchi compagni e una discussione su ciò che eravamo e ciò che siamo, sulle scelte di vita e su quello che non abbiamo potuto scegliere.
Di pensiero in pensiero, con una serie di associazioni mentali – il mio amico è omosessuale, abbiamo avuto un interessante scambio di idee qualche tempo fa sull’utero in affitto – sono arrivata al concetto di “limite”.
Cos’è il limite, che cosa significa per la società oggi darsi dei limiti, quale è la sfida implicita nel sorpassare il limite.
Sono arrivata a pensare che il solo limite, uguale per tutti, è la morte. Tutto il resto è discutibile, superabile, in qualche modo aggirabile. Sopratutto per quanto riguarda i limiti etici.
La discussione diventa quindi: abbiamo voglia di concordare su alcuni limiti oltre i quali non provare ad andare? E’ possibile pensarlo o pura utopia, in una modalità di rispetto dell’altro che prescinde dalle proprie convinzioni?
Se io rispetto le opinioni altrui, senza volerle in alcun modo contestare, parlandone solo per capire meglio e spiegare magari quelle che sono le mie, di opinioni, come posso pensare di porre dei limiti?
E allo stesso tempo però ho difficoltà ad accettare stupro, incesto, pedofilia, che per me costituiscono limite morale ed etico e per altre culture non rappresentano niente se non la quotidianità.
Avendo a che fare con le malattie rare, le tematiche bioetiche in campo sono ancora più sfidanti. Modificare il DNA per creare in provetta un bambino “malattia free” è un diritto dei genitori? E a monte: avere un figlio è un diritto per i genitori? Fino a che punto posso pensare di andare oltre rispetto a quelli che sono oggettivi limiti fisici solo perchè ho un desiderio di genitorialità?
Qualunque altra cosa io provassi a scrivere ora sarebbe una mia mera opinione che penso non freghi a nessuno. Ma una sana riflessione personale sul limite la auguro a tutti.